Al fine di contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19, unitamente all’impatto che tale scenario sta avendo sull’economia reale del Sistema Paese, l’ultimo dei provvedimenti adottati dal Governo è il D.L. del 19 maggio 2020, n. 34 (cd. “Decreto Rilancio”) recante “Misure urgenti
in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 128 del 19.05.2020 (supplemento ordinario n. 21).
Il testo, contenente una maxi manovra da 55 miliardi di euro, si compone (nella sua versione pubblicata in Gazzetta Ufficiale) di 260 pagine numerate e 266 articoli.
L’Agenzia delle Entrate, tramite un apposito vademecum, ha sintetizzato ed illustrato nel dettaglio le disposizioni di natura fiscale contenute nel Decreto. Allo stesso modo il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato una specifica brochure illustrativa.
Si riportano di seguito ulteriori elementi e precisazioni di interesse per il mondo imprenditoriale:
Aiuti per adeguamento e sanificazione dei luoghi di lavoro
Imprese e lavoratori autonomi che esercitano la loro attività in luoghi aperti al pubblico possono usufruire del credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute per l’adeguamento alle prescrizioni sanitarie e alle misure di contenimento contro la diffusione da COVID-19, la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale atti a garantire la salute di lavori ed utenti.
Mascherine senza IVA
Fino al 31 dicembre di quest’anno sono esenti da IVA, con diritto alla detrazione dell’imposta pagata sugli acquisti, le cessioni di mascherine e di altri dispositivi medici e di protezione individuale. A partire dal 1° gennaio 2021 verrà applicata un’aliquota IVA pari al 5%.
Contributi a fondo perduto
Beneficiari: piccole e medie imprese e autonomi titolari di partita IVA che hanno avviato la propria attività dal 1° gennaio 2019 o che nel 2019 hanno avuto ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e che nel mese di aprile 2020 hanno avuto un fatturato inferiore ai 2/3 di quello di aprile 2019.
Ammontare del Contributo: determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi inferiori a 400.000 euro;
- 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e inferiori a 1 milione di euro;
- 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori al milione di euro e inferiori a 5 milioni di euro.
Importo minimo/massimo: 1000 euro per le persone fisiche, 2000 euro per le società fino a un massimo di 40.000 euro.
Presentazione delle domande: istanza telematica all’Agenzia delle entrate anche tramite un delegato al servizio del cassetto fiscale o ai servizi per la fatturazione elettronica.
Contributi a fondo perduto per adozione misure di riduzione rischio di contagio
Beneficiari: imprese, anche individuali, le imprese agricole, agrituristiche e sociali.
Ammontare del Contributo: A partire da una dotazione finanziaria di 403 milioni di euro, i contributi vengono così assegnati:
- fino a 15.000 euro per le imprese fino a 9 dipendenti;
- fino a 50.000 euro per le imprese da 10 a 50 dipendenti;
- fino a 100.000 euro per le imprese con più di 50 dipendenti.
Spese ammissibili: acquisto di:
- apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i costi di installazione;
- dispositivi elettronici e di sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
- apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e degli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
- dispositivi per la sanificazione degli ambienti;
- sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio;
- dispositivi e altri strumenti di protezione individuale (DPI).
Contributo a fondo perduto “Resto al Sud”
Beneficiari: Previsto un contributo a fondo perduto per i beneficiari della misura “Resto al Sud”.
Ammontare del Contributo:
- 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale;
- 10.000 euro per ciascun socio, fino ad un importo massimo di 40.000 euro per ogni impresa.
Requisiti di accesso:
- aver completato il programma di spesa finanziato dalla suddetta misura agevolativa;
- essere in possesso dei requisiti attestanti il corretto utilizzo delle agevolazioni;
- avere adempiuto, al momento della domanda, agli oneri di restituzione delle rate del finanziamento bancario.
Sospensione IRAP
Gli imprenditori e i lavoratori autonomi con ricavi o compensi che non hanno superato i 250 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente non dovranno versare il saldo 2019 e la prima rata dell’acconto 2020.
Canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo
Per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo è previsto un credito d’imposta pari al 60% del canone versato per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020.
Super ammortamento
Prorogato dal 30 giugno al 31 dicembre 2020 il termine per la consegna dei beni strumentali oggetto del super ammortamento.
Sospensione cartelle di pagamento e attività di riscossione
Il “Decreto Rilancio” ha disposto la sospensione fino al 31 agosto 2020 dei termini di versamento derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione. La sospensione riguarda anche la notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione. Le rate 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, se non versate alle relative scadenze, potranno essere pagate entro il 10 dicembre senza perdere le agevolazioni previste e senza oneri aggiuntivi.
Sconto sulle bollette elettriche
Per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020 le piccole e medie imprese potranno usufruire di agevolazioni sulle bollette elettriche (utenze BTAU per uso non domestico).
Modifiche al Fondo di Garanzia
L’ammontare dei prestiti minori, garantiti al 100%, aumenta da 25.000 a 30.000 euro, così come viene esteso il periodo di restituzione, non più 6 anni bensì 10. I tassi di interesse applicabili non saranno superiori allo 0,2%.
Per i prestiti fino a 800.000 euro, per cui è possibile richiedere anche una copertura al 100% del finanziamento (90% garanzia diretta più la garanzia del 10% di un Confidi) i tempi di restituzione sono stati estesi fino a 30 anni.
Per velocizzare i tempi di richiesta è stata introdotta una autocertificazione sui dati aziendali e sulla propria lealtà fiscale e antimafia che sostituisce i classici obblighi di istruttoria delle banche. Le aziende dovranno poi far confluire il prestito su un apposito conto corrente dedicato.
L’accesso al Fondo di Garanzia è consentito a tutte le tipologie aziendali, comprese le Start-up.
Start-up
Previsto il finanziamento del Fondo di sostegno al venture capital (istituto dal Ministero dello Sviluppo economico) collegato al Fondo Nazionale di Innovazione con 200 milioni di euro nel 2020, nonchè il rifinanziamento (100 milioni di euro nel 2020) del programma di Smart&Start.
Per quest’ultimo punto, il decreto prevede la conversione del debito in uno strumento partecipativo, accompagnato dall’ingresso nel capitale sociale di un investitore e/o aumento del capitale stesso, la cui restituzione sarà legata al rendimento aziendale. Ciò permetterà la patrimonializzazione della Start-up concedendo loro la liquidità necessaria a sviluppare il proprio business.
Tra le altre misure riferibili alle Start-up figurano:
- Credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo equiparandole ad università e istituti di ricerca ai fini della maggiorazione delle spese ammissibili rilevanti;
- Agevolazioni fiscali del 30% fino a 1 milione di euro per le persone fisiche e del 30% fino a 1,8 milioni per le persone giuridiche che investono in Start-up e PMI innovative;
- Detrazione d’imposta per il contribuente nel capitale sociale di una o più Start-up o PMI innovative pari al 50% della somma investita (massimo 100.000 euro mantenuta per almeno 3 anni);
- Abbassamento del regime di investimento di Start-up Visa, portato ora a 500.000 euro per le operazioni nelle società di capitali e 250.000 euro per le Start-up;
- Prolungamento di un anno (con accesso ai relativi benefici) della permanenza di Start-up, incubatori certificati e PMI nel registro speciale delle imprese;
- 500 milioni di euro per il 2020 al Fondo per il Trasferimento tecnologico con lo scopo di favorire la collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e spin-off.
Credito di imposta per le regioni del Mezzogiorno
Maggiorazione del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo inclusi i progetti relativi al Covid-19. Esclusi invece progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. La maggiorazione va:
- dal 12% al 25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro;
- dal 12% al 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro;
- dal 12% al 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
Sovvenzioni dirette per il Terzo settore nel Mezzogiorno
120 milioni di euro per l’anno 2020, di cui 20 milioni riservati ad interventi per il contrasto alla povertà educativa, e a 20 milioni di euro per l’anno 2021.
Fondo a sostegno delle aree interne del Mezzogiorno
Incremento pari a 60 milioni di euro per l’anno 2020, a 30 milioni di euro per l’anno 2021 e a ulteriori 30 milioni di euro per l’anno 2022 con lo scopo di consentire ai Comuni presenti nelle aree interne di far fronte alle maggiori necessità di sostegno del settore artigianale e commerciale conseguenti alla crisi connessa alla pandemia da Covid-19.
Settore marittimo
Per quanto di interesse per il settore marittimo, si segnalano in particolare i seguenti articoli:
- Art. 197, rubricato “Ferrobonus e Marebonus”;
- Art. 199, contenente “Disposizioni in materia di lavoro portuale e di trasporti marittimi”;
- Art. 200, rubricato “Disposizioni in materia di Trasporto Pubblico Locale”;
- Art. 205, contenente “Disposizioni urgenti in materia di collegamento marittimo in regime di Servizio Pubblico con le Isole maggiori e minori”.
Si evidenziano inoltre l’Art. 211 recante “Misure per la funzionalità del Corpo delle Capitanerie di Porto e per il sostegno di sinergie produttive nei comprensori militari”, l’Art. 215 avente ad oggetto “Misure per i pendolari di trasporto ferroviario e TPL” e l’Art. 161, di cui al Titolo VI del
Decreto, relativo alla “Proroga del pagamento dei diritti doganali”.
Per ulteriori dettagli al riguardo, si rimanda all’Alert pubblicato da ASSARMATORI.